- Italia Boxing Team a Sheffield per il Torneo "World Boxing Cup Finals"
- Il 10 gennaio a Osimo Metonyekpon contro Kani per l'EBU SILVER SUPERLEGGERI
- 4 Azzurri e 4 Azzurre Elite per il "World Boxing Cup Finals" di Sheffield
- CAMPIONATI ITALIANI YOUTH 2024: I NUOVI CAMPIONI D'ITALIA
- CAMPIONATI ITALIANI YOUTH 2024: RISULTATI SEMIFINALI + PROGRAMMA FINALISSIME
Evento/Proiezione a Palazzo Massimo sul Pugile con Franco Nero e Kevin Spacey, Patrizio Sumbu Kalambay e Emanuele Blandamura
IL GIORNO 16 DICEMBRE alle ore 17:30 il Museo Nazionale Romano ha ospitato nella Sala Conferenze di Palazzo Massimo la proiezione dei video delle letture di Franco Nero e Kevin Spacey delle poesie di Gabriele Tinti ispirate al Pugile a riposo.
L’evento è stato promosso dal Museo Nazionale Romano con il patrocinio dell’Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani, la collaborazione della Federazione Pugilistica Italiana e la partnership di Hotel Eden – Dorchester Collection. L’attore e regista Franco Nero – noto per le sue collaborazioni con registi come John Huston, Quentin Tarantino, Rainer Fassbinder, Franco Zeffirelli e Luis Buñuel – hanno partecipato alla proiezione insieme all’autore. La Federazione Pugilistica Italiana ha preso parte all’evento con i suoi campioni ambassador: Patrizio Sumbu Kalambay e Emanuele Blandamura
Tinti – che verrà nominato poeta residente del Museo per il 2024 – ha commentato così il suo rapporto con l’opera: <entrando in relazione con “Il Pugile” quel che conta per noi – ciò che da sempre ci ha attratto – è la “trascendente stanchezza” (cit. Paolo Moreno) che vi trapela. Rappresentato dall’artista nell’atto di volgere il capo nel mentre qualcosa di speciale sta accadendo, il pugile è seduto, fortemente segnato da ferite profonde e da un copioso sanguinamento su tutto il lato destro del corpo. Non sappiamo con certezza che cosa significhi quel volgersi del capo: è forse l’ascolto del verdetto del giudice? O una nuova chiamata al combattimento? È uno sguardo alla folla incitante? O forse una muta interrogazione a Zeus alla ricerca di una qualche risposta? Le numerose controversie scaturite nel tentativo di spiegare quel gesto ha fondato tutto il mistero e la poesia, tutta la seduzione, dell’opera>.
Franco Nero ha espresso in questi termini il suo coinvolgimento: <Ho sempre amato la boxe. Prestare la voce a queste poesie mi hanno fatto sentire in qualche modo partecipe della sopravvivenza di una civiltà così profonda, tragica, influente com’è stata quella antica e capire meglio il nostro rapporto con l’arte del pugilato>.